Queste parole sono già l’inizio della rinascita. A volte il malessere è un sottofondo sottile che cerchiamo di ignorare ma senza successo.. Una nota di fondo che accompagna la quotidianità ma a cui facciamo fatica ad abituarci. Altre volte è uno strappo, un trauma, un evento improvviso doloroso. Ma sempre il suo urlo è assordante. E allora non resta che ascoltarlo, che riconoscere la nostra debolezza e sofferenza.
Possiamo stare male ma possiamo anche essere aiutati.
Le esperienze, i pensieri, le paure, le scelte, i successi, le sconfitte, gli incontri ..tutta la nostra storia di vita lascia un segno su di noi e nel profondo della nostra psiche e del nostro corpo. A volte, questo segno ci fa stare male. Ma tutto ciò che abbiamo vissuto, può portarci qualcosa di buono. “I fatti sono amici” disse Carl Rogers: “Mi sembra di aver considerato i fatti come nemici potenziali…e forse ho faticato un po’ ad accorgermi ed a pensare che i fatti sono sempre amici.”
Possiamo “tornare a noi”, appropriarci e anche accogliere la sofferenza per darle un nuovo significato.
Se stiamo male, possiamo dirlo ad alta voce. E poi lasciarci ascoltare.. un aiuto è possibile.