Chi di noi è pienamente soddisfatto di sé?
Chi di noi non ha alcun problema con amici, colleghi, parenti?
Chi di noi a volte non si sente sopraffatto da emozioni negative?
Chi di noi non ha mai paura?
Non sono i “matti” che vanno dallo psicologo.. ma persone comuni, che hanno voglia di mettersi in gioco, di non fermarsi, di ascoltarsi e farsi ascoltare.
Persone piene di risorse, sogni, emozioni.
In un recente articolo, pubblicato da Opsonline, “Terapia? In Argentina è la norma” viene raccontato come la cultura argentina valorizzi la psicoanalisi e in generale i percorsi di consulenza psicologica.
La psicoterapia è uno strumento “non solo per curare le malattie emotive e psicologiche, ma anche per acquisire gli strumenti per sviluppare se stessi come persone, con una migliore qualità della vita”, dice lo psicologo di Buenos Aires Modesto Alonso.
In Argentina, chi non è stato in terapia è visto come aberrante – “Oh mio Dio, questa persona ha problemi..”- come se volesse nascondere qualcosa e non mettersi in gioco.
Mentre in altri Paesi ci può essere una divisione chiara tra malattia fisica e mentale, “in Argentina una battaglia molto importante è stata vinta, dando spazio alla salute emotiva”, riconoscendo che una persona che soffre emotivamente ha bisogno di un aiuto professionale, “proprio come quando si ha dolore al ginocchio o un altro sintomo fisico.”
Stare bene non è solo assenza di malattia, non è solo salute fisica. Stare bene comprende fattori e componenti biologiche ma anche psicologiche e sociali. Secondo il modello biopsicosociale promuovere la salute globale di una persona vuole dire aiutarla nella realizzazione di sé, nella cura dei processi emozionali, nel coltivare il sostegno sociale e nel vivere in modo soddisfacente nel proprio contesto di vita.
“Condizioni e risorse fondamentali della salute sono: la pace, un tetto, l’istruzione, il cibo, il reddito, un ecosistema stabile, la continuità delle risorse , la giustizia e l’equità sociale. Ogni progresso sul piano della salute deve essere necessariamente e saldamente ancorato a questi requisiti.”
OMS – Carta di Ottawa per la Promozione della Salute, 1986